Riccardo Gambatesa
- corso di batteria
Dicono di lui:
“..è assolutamente incredibile: conduce la musica gioiosamente, ma giusto con una venatura di pericolo e perfino di panico. Esaltante.”
(Brian Morton, scrittore scozzese, giornalista e conduttore radiofonico, autore di The Penguin Guide to Jazz Recordings)
Nato a Barletta, residente a Roma. Batterista e insegnante di batteria.
Studi:
• Dal 2003 al 2005 con Mimmo Campanale privatamente e presso il Pentagramma di Bari approcciandosi al jazz e alla lettura
• Nel 2004 prende parte ai seminari di Umbria Jazz Clinics vincendo una borsa di studio privata che lo porterà alla formazione di un gruppo a Norcia nel 2005
• Dal 2005 al 2006 con Pippo”Ark”D’Ambrosio presso il Pentagramma di Bari approfondendo lo studio della tradizione della musica brasiliana
• Nel 2006 partecipa ad un corso di musica d’insieme di una settimana tenuto da Gianluigi Trovesi.
• Dal 2006 al 2010 con Ettore Mancini presso il Drum Studio di Roma approfondendo svariati aspetti tecnici e stilistici: jazz, latin jazz, pop, rock, hip hop, studio.
• Nel 2010 approfondisce lo studio del jazz con Fabrizio Sferra e prende parte ai seminari di Roma Jazz’s Cool tenutisi presso il Saint Louis Music College di Roma
• Nel 2011 prende parte ai corsi di alto perfezionamento in Jazz tenuti da Ramberto Ciammarughi e studia con Gregory Hutchinson
• Nel 2011 partecipa al “primo seminario sulla didattica della batteria” coordinato da Ettore Mancini
• Nel 2012 prende parte ai seminari di Siena Jazz, vincendo una borsa di studio che lo porterà, ad essere il batterista del gruppo formato nel 2013 per Tim Berne nel seminario organizzato a Merano Jazz 2013
Didattica:
• Dal 2008 al 2010 insegna presso il Centro A.C.L.I. di Trani, il Centro di Musica Moderna di Trani e l’associazione musicale G.Curci di Barletta
• Nel 2010 è scelto come collaboratore per i corsi tenuti da Cinzia Spata presso i seminari di Fara Music Fest dove ricoprirà il ruolo di accompagnatore della stessa C.Spata e dei suoi allievi
• Dal 2011 al 2014 insegna presso il Centro Ottava di Roma batteria e tiene un laboratorio di sensibilizzazione ritmica
• Nel 2013 è assistente(per la sezione ritmica)ai seminari di Diana Torto e Aaron Goldberg presso il Centro Ottava di Roma
• Nel 2015 tiene un corso di Tamburo patrocinato dal comune di Minervino Murge
• Dal 2015 insegna presso I Colossi della Musica di Roma
• dal 2016 tiene delle masterclass di batteria jazz presso da scuola Just Music di Avezzano
• dal 2017 insegna presso l’ass.culturale Novamusica E Arte
• Dal 2008 ad oggi insegna privatamente
Ha suonato con:
Stefano Carbonelli, Simone Alessandrini, Alberto Parmegiani, Federico Pascucci, Matteo Bortone, Daniele Tittarelli, Francesco Ponticelli, Manlio Maresca, Mihail-Ivanov, Sercuk Alimov, Martin Lubenov, Angel Derimev, Francesco Bearzatti, Paolo Innarella, Danilo Blaiotta, Jacopo Ferrazza, Dan Kinzelman, Francesco Puglisi, Simone Maggio, Giancarlo Maurino, Antonello Sorrentino, Riccardo Fassi, Achille Succi, Roberto Ottaviano, Joris Teepe, Kurt Weiss, Javier Girotto, Andrea Biondi, Stefano Travaglini, Fabrizio Savino, Domenico Cartago, Marco Omicini Nonet, Nicolò Francesco Ricci, Carmine Ioanna e altri molti dei quali sempre presenti nelle classifiche come migliori musicisti jazz dell’anno.
Fa parte dell’ organizzazione del Barletta Jazz Festival. Suona in Italia, Polonia, Grecia, Macedonia, Germania, Perù, Portogallo.
Dischi:
• 2007: Quick Change Act, Horizons
• 2009: Everyone is different, Horizons
• 2011: Music for a while, Machine Project (Zone di Musica)
• 2012: Il filo dell’aquilone, Manuela Pasqui trio (Histricks Rec)
• 2015: Ravens Like Desks, Stefano Carbonelli (Auand)
• 2016: The Blue Zone, Davide Peluso quartet (A.MA records)
• 2017: Storytellers, Simone Alessandrini (Parco della Musica Records)
• 2018: Morphè, Stefano Carbonelli quartet (CAM jazz)
• 2018: Federico Pascucci East Trio
• Prossime uscite: White Waves (A.MA records), Vittorio Solimene Trio (Auand)
Video:
Riccardo Gambatesa con Stefano Carbonelli quartet
"L'arte non insegna niente, tranne il senso della vita."
Henry Miller